Chiesa di Santa Croce

La Chiesa è stata edificata nel XVII sec. nel quartiere di Issiria per decisione della confraternita di Santa Croce.

L’edificio ha avuto negli anni numerosi interventi che hanno interessato varie parti della struttura fra cui il tetto, un tempo costruito in legno, ma sostituito con una copertura in cemento in tempi recenti.

Il suo aspetto esterno è molto semplice con una facciata intonacata, la porta centrale sormontata da un oculo ovale e, sulla sommità del tetto a capanna, una croce di ferro.

L’impianto è costituito da un’unica navata sulla quale si affacciano delle piccole cappelle laterali. Al suo interno sono custodite diverse opere lignee di grande pregio, alcune delle quali provenienti dalla vecchia chiesa di Sant’Antonio Abate.

L’altare centrale policromo, con colonne tortili, motivi floreali e segni di dorature è stato realizzato fra il XVII e il XVIII secolo come i due piccoli altari laterali, anch’essi policromi e decorati con tralci di vite e colonne tortili.

Sull’altare centrale si trova la statua lignea policroma di Cristo Crocefisso, non di scuola sarda, databile nel XVII sec., mentre sugli altari minori sono ammirabili delle pitture su tavola realizzate dal cavalier Giuseppe Zanda, artista desulese della metà dell’800, che studiò presso l’Accademia di Belle Arti di Torino e Roma grazie al supporto di monsignor Bua, vescovo di Oristano.

L’artista, che svolse la sua attività artistica principalmente a Roma, decise, al culmine della sua carriera, di tornare al proprio paese d’origine dedicandosi a realizzare svariate opere per vari luoghi di culto isolani.

Nelle nicchie laterali sono poste anche le statue di san Giovanni Battista e di san Michele Arcangelo, restaurate in tempi recenti.

Durante i riti pasquali la statua del Cristo viene deposta dalla croce e portata in processione in occasione de S’Interru de Deus (il seppellimento di Gesù).

Testo a cura della dott.ssa Laura Melis