Chiesa della Madonna del Carmine

L’attuale chiesa, edificata nel 1858 in una posizione diversa rispetto al precedente edificio andato distrutto e di cui sono attualmente visibili le fondamenta nella piazza chiamata Su Cramu (cioè del Carmine), sorge nel rione di Ovolaccio.

La facciata, sormontata da un tetto a capanna sulla cui sommità si trova una piccola croce in ferro, ha al centro il portale d’ingresso con arco a sesto acuto contornato da lastre di granito grigio sopra il quale si aprono due bifore, anch’esse a sesto acuto e piccolo oculo romboidale centrale. Sulla destra si trova il campanile a canna quadrata, anch’esso con bifore e tetto piramidale con balconata.

L’interno dell’aula mononavata è scandito da tre archi a tutto tondo dipinti in azzurro; in fondo si staglia l’altare maggiore in marmo, posto più in alto rispetto alla sala, in cui è esposta la statua della Madonna del Carmine, piccolo manufatto di scuola sarda della prima metà del XX sec.

Sulla destra, si apre una piccola cappella dedicata a san Basilio in cui è visibile l’effigie lignea del Santo chiamato qui San Basilio de sa Dimanna (ovvero della supplica), opera realizzata fra la fine del XVI e l’inizio del XVII sec. Sul lato opposto si trova una cappella in cui è esposta una statua di Madonna incoronata con Bambino.

In occasione della festa dedicata alla Madonna, che si celebra il 16 luglio, e di quella di san Basilio (la seconda domenica di settembre), si insediano le prioresse delle rispettive compagnie. Nel paese di Desulo, infatti, la tradizione del priorato è antica e molto sentita tanto che esistono ben nove compagnie, strettamente legate ai rioni di appartenenza secondo questo ordine: a Issiria sono i priorati di Sant’Antonio Abate, del Sacro Cuore, di San Giuseppe, della Santa Croce e della Madonna del Rosario; a Ovolaccio quelli della Madonna del Carmine, di San Basilio e Santa Rita; ad Asuai quelli di San Sebastiano e della Madonna del Rimedio.

Il priorato è assolto unicamente da donne cui compete l’organizzazione delle feste religiose, la cura delle chiese, l’assistenza a bisognosi, la partecipazione ai funerali.

Testo a cura della dott.ssa Laura Melis