AUSTIS

austis

Austis è un piccolo centro della Barbagia, situato sulle pendici occidentali del Gennargentu. Il territorio è ricco di boschi con alberi di alto fusto: lecci, sughereti, rovereti. Vi si trovano numerosi monumenti naturali modellati nel tempo da acqua e vento, aventi forme di animali e persone. Degna di riguardo è la roccia denominata “Sa Crabarissa” alla quale sono legate alcune leggende.

I primi insediamenti risalgono al periodo prenuragico, 3.500 anni fa: importanti sono infatti le testimonianze che permettono di collocare la presenza umana intorno alla prima fase del nuragico medio. Esistono ancora oggi diversi nuraghi : “Turria”, “Lughia” e “Istecorì”, che si trovano non lontano dal villaggio di “S’Urbale” (Teti).

Il nome è legato alla dominazione romana ,quando il paese era una stazione militare, come testimonia la prima forma del toponimo Augustis o Forum Augusti che deriva dal nome dellimperatore Ottaviano Augusto. Tracce del passaggio romano possono essere ancor oggi testimoniate da alcuni cippi in granito con iscrizioni latine trovati alla periferia del paese; un’ iscrizione ricorda un certo Ubasi, trombettiere della corte dei Lusitani.

Nei documenti del Medioevo il nome di Austis è legato ai Camaldolesi di Bonarcado che ebbero in possesso, nel 1.213, la chiesa di S.Agostino, della quale oggi non c’è traccia. Nella chiesa veniva celebrato, una volta all’anno, il Battesimo Solenne ad immersione e per questo venivano anche dai paesi vicini.

L’attuale chiesa parrocchiale, dedicata alla Beata Vergine Assunta, si trova al centro del paese e risale al 1.567.

Un’altra chiesa è quella di S. Antonio, situata a 900 m. s.l.m., costruita nel 1.669 per opera dei coniugi di Sedilo, Grisanto Satta e Giovanna Maria Dessì.Ogni anno i festeggiamenti avvenivano la terza domenica di Settembre quando i contadini terminavano il lavoro dei campi, e prima che i pastori partissero con il gregge verso il Campidano di Oristano. Ancora oggi la terza domenica di Settembre si festeggia il Santo con balli e canti.

Si festeggia, inoltre “S. Antoni de su fogu”. La sera del 16 Gennaio si celebra la messa  con la benedizione de “sa pane manna”, che viene distribuita alle persone presenti in chiesa, e del grande fuoco  acceso nella  piazza. I festeggiamenti continuano per tutta la notte con canti e balli sardi. In questa occasione si esibiscono “Sos Colonganos”, tipiche maschere tradizionali austesi, riscoperte di recente, in seguito ad un’ attenta ricerca sulla cultura sarda.

Sono di Austis alcuni bravi organettisti che accompagnano i balli in ogni occasione di festa. Un ballo tipico  è “su ballu tundu de su chintorzu”. E’ prsente un gruppo Folk “Tradiziones Populares”. Il tradizionale costume austese è stato riscoperto da ricerche effettuate dalla scuola media nel 1985.

Principali manifestazioni culturali

– I Ragazzi della Speranza. L’Â’Amministrazione Comunale e le Scuole dellÂ’obbligo di Austis, organizzano la   Giornata Regionale “Ragazzi della Speranza”.La manifestazione , iniziata nel 1985, con cadenza biennale  vede radunati ad Austis  tanti ragazzi , provenienti da diverse scuole della Sardegna, per discutere sui problemi piĂą attuali quali pace, ambiente, libertĂ , uguaglianza, istruzione e solidarietĂ .

– Frores de Monte, gara poetica nata dalla collaborazione tra lÂ’’associazione culturale Frores de Monte e lÂ’ Amministrazione Comunale con lo scopo di favorire il recupero e il rilancio della poesia popolare” su frore”che ha una particolare forma metrica.

– “Cortes Apertas”. Tale manifestazione si caratterizza ad Austis per due aspetti: il primo, ospitalitĂ  e accoglienza riconosciute da tutti coloro che sono stati presenti per lÂ’occasione, ne è una prova il crescente afflusso di persone che si registra di anno in anno. Il secondo aspetto riguarda lÂ’individuazione di un tema che ogni anno viene dato allÂ’iniziativa portata avanti non solo in termini economici ,con lÂ’esposizione dei prodotti locali, ma anche attraverso la realizzazione di momenti teatrali, musicali, di pittura, scultura e fotografia. Vengono recuperate le antiche case del centro storico con addobbi in armonia con il tema trattato .

I piaceri della tavola

Sono presenti alcune aziende agrituristiche: Carale (primo agriturismo in Sardegna), Da Valore e SÂ’Argalasi dove si possono gustare e apprezzare i cibi tradizionali prodotti ancora artigianalmente, proposti al visitatore seguendo piccoli accorgimenti e selezionando i migliori prodotti biologici.

Piatti tipici

Fregula istuvada”, “fregula cun lampazzu”; ravioli di patate e formaggio; ravioli di patate e “cazzau saliu”; ravioli di ricotta; “seadas”; “ eladina”; agnello e capretto arrosto e in umido; pecora bollita con patate e cipolla.

Ultimo aggiornamento

13 Settembre 2022, 16:42