Chiesa di San Giovanni Battista

La chiesa sorge nel centro del paese all’incontro degli stretti vicoli in forte pendenza.

Il primo nucleo, eretto nel XV sec. come oratorio del Salvatore, viene riedificato attorno alla metà del XVII sec., periodo in cui divenne parrocchiale al posto della chiesa di Santa Barbara. Fino ai primi decenni del ‘900 davanti all’ingresso era presente un terrapieno recintato, in seguito sostituito dall’attuale scalinata con aiuole laterali.

La sua facciata, semplice e con una sagomatura rialzata nella parte centrale superiore rispetto alle due ali laterali, è sormontata da un piccolo rosone in trachite rossa come il portale. Questo è decorato con due colonne scanalate i cui capitelli sono intarsiati con foglie d’acanto e sormontati da un timpano triangolare al cui centro è un’edicola con la statua di san Giovanni Battista.

La chiesa è divisa al suo interno in tre navate scandite da archi a tutto sesto, coperte nelle cappelle laterali, tre per lato, da volte a vela, mentre la navata centrale ha volta a botte in mattoni rossi, finitura che sostituÏ nel 1874 la precedente copertura lignea decorata.

Il presbiterio, rialzato, custodisce l’altare marmoreo realizzato nel 1896 come dono del rettore Fancello; alle sue spalle si apre il coro ligneo in noce intarsiato del XVIII sec. con nove stalli e la cattedra centrale sormontata da un’immagine dell’Agnus Dei, emblema della chiesa. Negli stalli laterali sono, invece, intarsiati a destra lo stemma dei quattro mori, a sinistra lo stemma di Cagliari con due croci e due torri.

Nelle cappelle alla sinistra dell’ingresso si trovano nella prima un ottocentesco battistero in marmo, in quella successiva la Dormitio Virginis, mentre la terza è consacrata a sant’Antonio Abate.

Delle tre cappelle nella navata di destra la prima mostra un ammirabile e pregiato altare ligneo con intarsi chiari, in tutto coerente stilisticamente con il coro presente nel presbiterio. Nella parte superiore dell’altare sono esposte nella nicchia a sinistra la statua di sant’Efisio, in tutto identica a quella di Stampace, al centro un san Giuseppe e a sinistra san Bartolomeo.

La seconda cappella è dedicata alla Madonna con Bambino, mentre la successiva, consacrata a sant’Antonio da Padova, ha un altare in marmo policromo di Francia e, in due nicchie presenti nelle pareti laterali, sono esposti santa Monica con sant’Agostino e, frontalmente, il gruppo di sant’Isidoro dello scultore Guacci di Lecce. Pregevole è anche la Via Crucis le cui tavole sono dei bassorilievi realizzati in argilla rossa, rifiniti con la tecnica dell’encausto.

La festa del Santo, patrono del paese, è il 24 giugno e si svolge secondo le celebrazioni ecclesiastiche e i riti pagani dei comparatici che si stringono fra amici e parenti nella notte dei fuochi e della raccolta delle erbe silvestri.

Testo a cura della dott.ssa Laura Melis con il contributo della dott.ssa Lidia Siotto