Parrocchiale di San Michele Arcangelo

La parrocchiale di San Michele Arcangelo si trova nel centro storico di Ollolai, circondata dalla piazza principale del paese intitolata a Guglielmo Marconi. A destra della facciata sorge un alto campanile a canna quadrata, mentre sul fianco sinistro è addossata la canonica; dietro l’edificio, nell’area in cui aveva luogo l’antico cimitero, si trova oggi l’asilo infantile. Edificata intorno al XVII secolo in pietra naturale e in stile gotico-aragonese, la chiesa ha subito alcuni rimaneggiamenti nel corso del tempo; tra questi, nel 1956, il restauro della facciata, del pavimento e della volta (crollata nel 1953), e la ricostruzione dell’altare; nel 1980 gli interventi sul campanile, sormontato da una cupoletta a ogiva, ne hanno comportato sia l’innalzamento sia il rifacimento della cella campanaria.

Il prospetto principale, la cui copertura presenta una successione di spioventi posti a differenti altezze (a salienti), è di grande semplicitĂ  e, se si eccettuano i due pilastri verticali (lesene) che delimitano lo specchio centrale, esso risulta privo di elementi decorativi. Il portale ligneo, arcuato,  cui si accede tramite una gradinata, è sormontato da una piccola nicchia dipinta in azzurro, in cui è inserito un simulacro di san Michele, e da un’alta finestra circolare; altre lunette, decorate con vetri policromi, si aprono sulle facciate laterali, in corrispondenza delle sei cappelle che, tre per parte e disposte simmetricamente, fiancheggiano l’aula e ospitano statue di santi (san Giuseppe, san Bartolomeo) e Madonne (tra cui una dormiente e una raffigurante Nostra Signora di Gonare).

L’aula è coperta con una volta a botte scandita da archi trasversi, che nascono dalle lesene che separano le varie cappelle, quattro delle quali presentano una copertura con volta a vela; la volta a crociera distingue, invece, la terza cappella a destra e la terza a sinistra. Quest’ultima in particolare conserva ancora le decorazioni originarie, costituite dall’arco d’accesso a sesto acuto e dai costoloni che evidenziano la struttura della volta stessa: essa è dedicata a san Bartolomeo, il Santo cui la chiesa era probabilmente consacrata in passato e la cui festa viene celebrata ogni anno dal 23 al 26 agosto. Anche la terza cappella a destra presenta a sua volta una copertura con volta a crociera, a differenza delle volte a vela delle restanti quattro.

All’interno dell’edificio sono custoditi alcuni dipinti di Carmelo Floris: la pala d’altare, posta a suo basamento, e la porticina del tabernacolo sono opera dell’importante artista originario del vicino paese di Olzai e nativo di Bono, che proprio a Ollolai trascorse la sua gioventù ritraendo i paesaggi e soprattutto le donne del luogo con indosso gli abiti tradizionali. Nell’abside, sopra il coro ligneo (restaurato negli anni Cinquanta) risalente al 1799, la chiesa custodisce anche il crocifisso realizzato dal pittore locale Franco Bussu, nipote dello stesso Floris. Nell’ambiente presbiteriale, oltre a un simulacro di san Michele, dal 2020 è presente un dipinto dell’artista locale Fernando Piras donato alla chiesa in memoria delle vittime della pandemia di Covid-19: il quadro raffigura san Gregorio Magno, il papa evangelizzatore della Barbagia.

Testo a cura della dott.ssa Cecilia Mariani