Chiesa di Sant’Antonio Abate
La chiesa di Sant’Antonio Abate si trova nella zona più antica dell’abitato di Ollolai: dall’omonima e antistante piazzetta si diramano difatti varie vie e viuzze che, in tutta l’area, risultano tipicamente strette e tortuose. Prima che venisse edificata la chiesa di San Michele Arcangelo, essa ha probabilmente ricoperto il ruolo di parrocchiale del paese. La struttura attuale è il risultato della ricostruzione sull’impianto del precedente edificio ridotto in rovina: come si apprende dalla data riportata sull’architrave del portale di ingresso, questi lavori vennero eseguiti nel 1911.
La facciata principale è conclusa da un piccolo campanile a vela, in asse con il portale d’ingresso in legno sormontato da un architrave, una formella in granito e metallo raffigurante una stazione della Via Crucis, un oculo circolare e una piccola croce. All’interno, l’aula unica rettangolare risulta scandita da tre archi diaframma che sostengono il tetto in laterocemento. La sagrestia è disposta dietro il presbiterio – prende luce da una finestra sulla parete di fondo e vi si accede anche da una porta sul lato sinistro dell’edificio, dove si apre anche un’altra piccola lunetta – e l’altare è insolitamente rivolto verso sud-ovest.
Chiusa durante l’anno e visitabile su richiesta rivolgendosi al parroco, la chiesa si rianima ogni 17 gennaio, giorno in cui ricorre la festa di sant’Antonio Abate: in questa occasione nella piazza antistante l’edificio viene acceso un grande falò benedetto, attorno al quale i fedeli compiono tre giri a scopo benaugurante.
Testo a cura della dott.ssa Cecilia Mariani