Chiesa campestre di San Pietro Apostolo

La chiesa sorge a monte dell’abitato di Ovodda in un punto in cui, anticamente, si trovava l’insediamento di Oleri, un paese che venne abbandonato all’inizio del ‘400 a causa di una epidemia di peste che falcidiò duramente la popolazione locale. L’edificio è costruito in pietra e ha un aspetto molto semplice, con un portale centrale sul quale si apre una finestra circolare. Sulla sommità anteriore del tetto a capanna si trova una piccola croce.

L’esistenza della chiesa di San Pietro apostolo è attestata per la prima volta in un documento del 1473, anno in cui Leonardo de Alagón, Marchese di Oristano, per dirimere una disputa riguardante lo sfruttamento dei terreni e le conseguenti imposte da versare al Feudatario, spartisce i territori un tempo appartenuti alla Villa di Oleri tra i paesi di Gavoi e Ovodda. Le due comunità da quel momento prendono l’impegno perpetuo di mantenere il decoro della chiesa e onorare il Santo ogni anno, con una festa della durata di due giorni (28 e 29 giugno); impegno in seguito mantenuto solo dagli abitanti di Ovodda.

Nella carta viene indicata una somma di denaro (batteros liras) da corrispondersi da parte delle due ville per la manutenzione della chiesa di San Pietro di Oleri e l’organizzazione della festa.

La chiesa che nel 1700 versava in uno stato di abbandono, venne restaurata nel 1800 e, successivamente ancora negli anni ’70, con il rifacimento del tetto. Dai primi del ‘900, ad occuparsi di ciò era s’Operaria di Ovodda costituita da dodici famiglie del paese che a turno si adoperano all’organizzazione della festa. Attualmente la festa, che è la più sentita e partecipata dagli abitanti di Ovodda, viene organizzata a turno dai diversi rioni del paese (comitati) e prevede, oltre la novena e le funzioni liturgiche, un grande banchetto offerto per tutto il paese, che si svolge la sera del 28 e del 29 nell’ampia area antistante l’edificio. Dopo la cena, in entrambi i giorni, la festa continua con esibizioni di canti, balli e solamente nella giornata del 29 si svolge un palio equestre.

Testo a cura della dott.ssa Laura Melis con la collaborazione della dott.ssa Sandra Cinelli